Figlie della dea di Laura Nyala Lo
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Credo nella forza speciale che sta dentro il corpo delle donne, che ospita e fa crescere la vita. Non è necessario diventare mamma, per essere madre. La Grande Madre è qualcosa di inscindibile dal corpo delle donne e si manifesta in ogni sensazione di libertà o di desiderio di libertà e di essere pertanto se stesse, con il proprio corpo, carattere, idea, ossa, cuore, viso. Ma altresì abita anche nella psiche collettiva, per cui vivissima ugualmente negli uomini. Credo che le donne, nella nostra epoca, abbiano una grande responsabilità: sognare, incubare e nutrire il nuovo sogno, in modo conscio e consapevole, perché a loro sono affidati i ricordi, delle famiglie e della storia umana intera. Credo che le donne debbano abbandonare la competizione e trovare il tempo per se stesse e soprattutto il coraggio di trovarsi assieme e assistersi le une le altre, camminando sul sentiero a volte impervio che conduce verso la Grande Madre che non ci ha mai lasciati, ma attende, in esilio, che ognuno di noi la riconosca nella propria vita. Credo in quell’atto di ribellione, che ogni donna prima o poi desidererà compiere, in qualunque parte del mondo viva, o a quale cultura apparterrà o in che tempo nascerà. Lilith è la Dea/Demone, il fine ultimo della psiche femminile, è quell’atto di ribellione, è l’istinto selvatico, è il Fuoco della sopravvivenza nei tempi oscuri e privi di nutrimento. L’aspetto/archetipo Lilith arriva in aiuto a quelle donne abusate e violate nel corpo e nella psiche, nella mente e nell’anima, prigioniere o vittime di relazioni insane, in famiglie affettivamente devastanti, in comunità oppressive, in religioni patriarcali, in schemi di comportamento che le allontanano dall’intimo rapporto con il proprio naturale ritmo, che è lunare, profondo, ciclico, intuitivo e legato alla Terra. Lilith traccerà sempre nuovi sentieri e nuove risorse per quelle donne coraggiose che con un atto di amore per sé si lanceranno in volo fuori da un nido che le vuole prigioniere. Leggerai di quanto sia profondamente reale, seppur consciamente per pochi, la Dea, la Grande Madre, Divino Femminino, nella vita di ognuno e quanto Ella possa correre in nostro soccorso, in ogni fase della nostra vita.
Descrizione
Laura Nyala Lo, all’anagrafe Laura Barbieri, nasce negli anni ’70 del secolo scorso, nella provincia Bolognese e in anni recenti, assume il cognome del marito, Lo.
È una donna che ama i tempi lenti e sornioni della vita di campagna, che predilige il silenzio e spesso la solitudine e i viaggi, sia immaginari che reali, alla vita mondana. La sua vita familiare è stata molto travagliata e quella affettiva, movimentata. Laura, sin da piccola, vive una relazione parallela con l’immaginazione, che spesso la porta a stati di coscienza alterati e per lunghi periodi a una quasi totale chiusura al mondo esterno facendole sviluppare un mondo emotivo profondo e curioso, sul senso della vita e il suo Mistero, sulla via spirituale umana.
Ama intensamente la Vita e la Fonte della Vita, al punto da fare del proprio dolore di vivere la fonte di ricerca spirituale, artistica e mentale, che la porta a studi esoterici, a forme di guarigione alternative, compresa pittura e scrittura, sciamanesimo e tecniche di benessere e terapie naturali. Attualmente impiega la propria esperienza di vita e la conoscenza esoterica nonché l’arte sciamanica, per il bene delle persone che cercano il conforto nell’Anima e della propria anima.
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