Imparo a fare da solo: giochi educativi montessoriani

Imparo a fare da solo: giochi educativi montessoriani

Imparo a fare da solo: giochi educativi montessoriani. Dal metodo montessoriano alla pratica educativa  il passaggio è stato lungo.

Maria Montessori, pedagogista e scienziata, nei primi anni del novecento fondò la prima Casa dei Bambini. Dal 1907, il suo metodo è stato a lungo studiato, proposto, rivisitato.

Maria Montessori sosteneva che il “bambino fosse padre dell’uomo” e muovendo da questa convinzione ha sviluppato diverse pratiche educativa che avevano al centro l’idea che il bambino dovesse fare da solo. Per imparare ciascun bambino deve sperimentare da solo.

L’età̀ dell’oro dell’essere umano, ha detto Maria Montessori, è quella da 0 a 3 anni, quando il bambino crea dal nulla la nostra stessa realtà: il bambino in questa fase della sua vita incarna i caratteri della nostra specie, in particolare quelli del movimento, del linguaggio, del pensiero.
L’educatrice montessoriana può̀ osservare oggettivamente questo processo di costruzione perché́ è consapevole del fatto che nulla preesiste al neonato. Egli, apparso alla vita quasi inerte, dispone però di potenti e segrete forze biologiche e psicologiche e tutto acquista attraverso i suoi sforzi e i suoi esercizi.

Dopo appena un anno lo osserviamo e ci rendiamo conto che ogni suo movimento, che le sue prime parole, che le sue impressioni e conoscenze del mondo – a partire da quelle del proprio corpo e da quelle che egli ha ricevuto, elaborato ed ordinato nell’ambiente circostante – ebbene tutto ciò̀ è il risultato esclusivo della sua attività̀, del suo lavoro psichico, delle sue direttive biologiche che egli rispetta ed incarna. L’educatore montessoriano non si pone perciò̀ nei confronti del bambino piccolo come maestro e pedagogo perché́ sa di non poter determinare e neppure indirizzare il processo con il quale il bambino forma e crea il suo stesso sviluppo. E non di sviluppo, ha scritto Maria Montessori, si deve parlare:

Nel caso dell’essere umano non si tratta dunque di sviluppo, ma di creazione, la quale parte da zero. Il meraviglioso passo compiuto dal bambino è quello che lo conduce dal nulla a qualche cosa, ed è difficile per la nostra mente afferrare questa meraviglia”.

da Carta Nazionale del Nido Montessori, ed.ONM, 2003, pag.3-6
Dalla sua sperimentazione si arriva alla divulgazione di giochi educativi basati sul suo metodo.

In libreria proponiamo due linee di giochi educativi montessoriani:

    Melissa & Doug

                          

                           

                                                                                           

         

Headu                                                                                               

 

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