Reato di solidarietà, una storia di accoglienza

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Reato di solidarietà

Una sera della primavera del 2016, mentre sta guidando sulla strada che collega Ventimiglia alla sua fattoria di Breglio, Cédric Herrou incrocia una famiglia africana che cammina sul ciglio della strada. Un istante dopo, fa marcia indietro, carica queste persone in macchina e le porta a casa sua, in attesa di metterle su un treno. Nei loro sguardi può leggere paura, attesa, ansia, ma anche una richiesta d’aiuto e, sul viso dei bambini, la determinazione, le certezze della giovinezza e l’esperienza del dolore. Quegli sguardi gli vanno dritti al cuore e lo lanciano nell’avventura che sarà ormai il fulcro della sua esistenza.

 

Può la solidarietà configurare un’ipotesi di reato?

Cédric Herrou, contadino francese e attivista per l’immigrazione, è diventato noto a livello internazionale dopo essere stato arrestato per aver aiutato oltre 250 persone ad attraversare il confine tra Italia e Francia.

Dopo lunghe battaglie, il Consiglio costituzionale francese ha ribaltato le numerose condanne per favoreggiamento dell’ingresso irregolare in Francia, stabilendo che il suo operato rientrava nell’esercizio costituzionale della fraternità verso gli altri.

Questa è la sua storia.

 

Prefazione di J.M.G. Le Clézio

Traduzione di Rosa Cetro

Illustrazione di copertina di Claudia Intino

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Descrizione

Cédric Herrou, originario di Nizza, è un agricoltore della Roia. Perseguito per aver accolto migliaia di esuli che traversavano il confine italo-francese, è diventato un simbolo di fratellanza e solidarietà. Da anni si oppone con fermezza alla violenza
dello Stato e continua a fare ciò che ritiene giusto.

Rosa Cetro, è professoressa associata presso l’Università di Pisa, dove insegna dal 2015. Si occupa di didattica della traduzione dal francese all’italiano.

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