Settimana d'autore

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Mercoledi 21 Marzo 

ore 19:00

presentazione del romanzo

"Le sorelle sciacallo"

La fuga può essere molte cose: rifiuto, paura, chiusura. E si può fuggire per molti motivi: rifarsi una vita, cancellare le proprie tracce, rendersi invisibili. Chi fugge può incontrare altri fuggitivi ed è questo che accade in questo romanzo. Una storia on the road italiana che muove e dà voce a personaggi borderline, di quelli che di solito di voce non ne hanno. O se la hanno, finisce inascoltata. Ciro, Sara, Mamhoula. E le sorelle sciacallo, il mistero da dipanare e la violenza senza ragione di un noir che lascia senza tregua e che fa pensare.

 

Vita e morte dell'assassino di Sissi,

Luigi Lucheni

Venerdì 23 marzo 
alle ore 18.00

Ilaria La Fata (Centro Studi Movimenti di Parma) dialogherà con
l'autore del libro, Corrado Truffelli

Tutti conoscono l’Imperatrice d’Austria Elisabetta, detta Sissi, ma pochi sanno chi l’ha violentemente uccisa, sulle sponde del lago di Ginevra, il 10 settembre 1898: l’assassino si chiamava Luigi Lucheni (1873-1910) ed era originario di un piccolo paese dell’Appennino Parmense (Albareto, presso Borgo Val di Taro). Solitamente considerato un anarchico, questi fu una personalità complessa, segnata da vicende personali tormentate che la minuziosa ricerca di Corrado Truffelli ricostruisce passo dopo passo, dalla nascita alla morte.

L’attenta analisi dei documenti d’archivio, delle Memorie d’infanzia – scritte in carcere a Ginevra dallo stesso Lucheni e ora per la prima volta trascritte e tradotte per i lettori italiani –, degli interrogatori e degli atti del processo, delinea un dramma personale che si rivela quasi un paradigma delle tensioni politiche e sociali che, sullo scorcio dell’Ottocento, percorsero tanto Parma e il suo territorio quanto l’Italia e l’Europa.

L’omicida, nelle prime pagine di Vita e morte dell’assassino di Sissi. Luigi Lucheni, rivive con strazio, ma allo stesso tempo rivendica, la sua infanzia tradita e derelitta.

La seconda parte ricostruisce invece il contraddittorio e concitato svolgersi degli eventi, fino al fatale approdo di Lucheni – anarchico “accidentale” – a Ginevra, dove incontrò e uccise Elisabetta: una donna che, a onta dello sfarzo imperiale, viveva sotto il segno della tragedia e del presentimento della fine di un’epoca.

 

“AMANTE SARA’ LEI!”


Sabato 24 marzo 2018 ore 18,00

Con il Patrocinio del Comune di Parma

 


Lui, lei e l’altra, l’amante: una figura scomoda, che difficilmente suscita simpatia. Ma quali meccanismi scattano nella sua mente? E se fosse caduta in una trappola? Magari per incoscienza o perché coinvolta più del previsto? E’ in cerca di trasgressione o ci mette cuore e affettività? E chi è il fedifrago? A quale copione o manuale segreto si ispira? E la figura della moglie tradita? Quali bugie, menzogne, compromessi è costretta ad affrontare? E cosa succede se ad essere tradito è l’uomo? Su cosa si fonda un legame amoroso? A questi e ad altri quesiti cerca di trovare una risposta, tra il serio e il faceto e con l’ausilio di un’ampia bibliografia, l’incontro “Amante sarà lei!” in programma Sabato 24 Marzo 2018 alle ore 18,00 presso la Libreria Piccoli Labirinti (Via Gramsci, 5 - all’interno della Galleria Santacroce ) nell’ambito della Rassegna Rosa Shocking. Presentazione di Francesca Ciani. Letture drammatizzate di Paola Ferrari, Davide Cabassa e Francesca Ciani. Selezione testi e drammaturgia di Paola Ferrari. Contributo della Psicologa Silvia Ceci.

Ingresso libero

 

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Domenica 25 Marzo

ore 18:00

Per la rassegna Inchiostro d'autore 

Samuele Cau 

presenta 

Follie Di Fine Estate - 

Bonfirraro Editore

 

Qualcosa di indicibile si fa largo tra i pranzi e le cene succulente dei protagonisti, che riporta immediatamente al terribile eccidio di Marzabotto, luogo in cui la follia umana raggiunse il parossismo. A solo nominarlo, tra loro cala il silenzio.

Misurato tra l’ironia, la nostalgia e la tensione, Follie di fine estate è la storia di una (R)resistenza personale e collettiva, che grazie a un ritrovato legame umano, riesce a essere condivisa e, finalmente, celebrata, come il più grande atto liberatorio.


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