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"Non basta indossare al mattino una maglietta rossa con una E bianca per pensare di aver assolto al nostro compito di medici, infermieri e tecnici in missione umanitaria... Cercate di dare il giusto senso alla parola produrre, perchè se noi saremo bravi ed efficienti ne beneficieranno i nostri pazienti, ma se lo saremo sempre di più, allora avremo colto le parole del nostro capo: i diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini , proprio di tutti, altrimenti chiamateli privilegi. Il nostro sacrificio sarà ripagato dalla soddisfazione di aver aiutato coloro che diritti attualmente non hanno"

Antonio Bruscoli, medico chirurgo di Emergency

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Chi è Antonio Bruscoli?

Nato il 5 Ottobre 1953 a Ferentino, ha conseguito la maturità classica nel 1972 presso il liceo Martino Filetico di Ferentino.
Si è poi laureato in medicina e chirurgia il 30 Luglio 1979,  presso Università degli studi “La Sapienza” di Roma, con votazione di 110/110 e lode; si è specializzato in Chirurgia generale il 30 Luglio 1985, sempre presso Università degli studi “La Sapienza” di Roma, con votazione di 70/70.
È stato medico interno dal 30 Luglio 1979 al 30 Luglio 1982 presso la cattedra di Patologia speciale chirurgica dell’Università di Roma diretta dal Prof. Sergio Stipa.
Ha compiuto una seire di attività congressuali; quelle più rilevanti sono le seguenti:
• In occasione del Congresso nazionale SICO 1997 il lavoro originale da lui presentato e presente sull’index medicus, “Treatment of carcinoma of the left colon with obstruction”, veniva selezionato per essere inserito nel programma generale del congresso.

In occasione dell’11° congresso internazionale di Chirurgia dell’apparato digerente (Prof. G. Di Matteo) svoltosi nel maggio del 2000, nella sessione di video chirurgia un proprio lavoro riguardante “La chirurgia laparoscopica delle affezioni coliche benigne” veniva premiato come secondo classificato. In occasione del Congresso Nazionale SICO 2005 il lavoro da lui presentato “Il trattamento chirurgico delle urgenze occlusive neoplastiche del colon sinistro” veniva selezionato per essere inserito nel programma generale del corso e pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale. È membro delle seguenti società scientifiche:
• Società Italiana di Chirurgia
• Società Italiana di Chirurgia Oncologica
• Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani
• Società Unitaria di Coloproctologia
• European Association for Endoscopy Surgery
  Dall’11 gennaio 1987 a tutt’oggi presta servizio negli ospedali della Azienda Sanitaria di Frosinone (Ferentino, Anagni, Frosinone e Ceccano) come assistente prima ed aiuto dopo di Chirurgia generale. 5000 interventi come primo operatore.
Dal 7 Luglio 2005 al 28 Febbraio 2007 come responsabile della UOs di “chirurgia coloproctologica”.
Dal 1 marzo 2007 a tutt’oggi come responsabile della UOSD di “Chirurgia pediatrica”.
Dal 1 Settembre 2010 al 21 Dicembre 2012 responsabile della UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Anagni.
Autore di 35 pubblicazioni medico-scientifiche edite a stampa
È stato assessore alla sanità e servizi sociali del Comune di Ferentino dal Luglio 2000 al Maggio 2001. Svolge attività nella cooperazione internazionale e nei servizi umanitari
• Capoprogetto medico
o Intervento di emergenza nelle comunità di Galanga e Kumbira – Angola nell’ambito dell’U.N. Office for the coordination of Humanitarian Affaire dal 17 Giugno 2003 al 17 Settembre 2003. Ong Movimondo.
o Attività di salvataggio in mare nel 2010 a Lampedusa nel progetto CISOM di assistenza ai migranti, nell’ambito del programma Frontex della Comunità Europea
o Medico del Programma Italia 2010- 2012 – Ong Emergency – Foggia e Rosarno nell’assistenza dei lavoratori immigrati stagionali e Carpi dopo il terremoto.
o
 Responsabile dell’attività chirurgica degli ospedali di Goderich, Sierra Leone e Bangui, Repubblica Centrafricana 2012-2014 – Ong Emergency
Per tali attività viene insignito nel 2012 del 
Premio Giorgio Pompeo alla carriera dalla Pro Loco e dal Comune di Ferentino
Nel Luglio 2014 esce il suo primo libro, Kadamou, l’Africa negli occhi di un medico Italiano, Falco Editore, attualmente alla sua prima ristampa.
Nel Novembre 2014 premio nazionale alla cultura “Giuseppe Morosini”
Nel Novembre 2014 nominato “ambasciatore del telefono rosa” per la lotta contro la violenza sulle donne.

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"Kadamou"

 

 

Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, luglio 2013. Da alcuni mesi, un cruento colpo di stato ha dato inizio a una sarabanda di violenze e devastazioni che ha lasciato il paese in balia dei signori della guerra. Anto, insieme a Seba e Miki, l'équipe chirurgica di una organizzazione umanitaria internazionale, vive una giornata che fin dall'inizio si annuncia particolare. Amore, odio, paura e determinazione sono i sentimenti contrastanti che vivono i protagonisti in una realtà spietata, fatta di morte e povertà, che li ha messi di fronte a ciò che li aveva portati fin lì, il "qui e l'ora del fare, per rendere il mondo migliore". Kadamou è l'insieme dei colori di un'Africa bella e affascinante, e i rumori di una guerra dimenticata; i dubbi e le riflessioni di chi affronta il deserto fino ad affermare che "l'importante è come si è... e non quanti si è"; l'energia di un mondo in tempesta intorno all'eterna e quotidiana battaglia del bene contro il male.

 

 

 

"Na Debul"

 

 

Un chirurgo bravo e indistruttibile, il figlio di un Dio maggiore, che ridà la vita ai bambini neri affidati a lui da madri distrutte dal dolore, che guarda il mare cercando lontano ciò che è seduto insieme a lui sulla sua stessa sedia. Non si accontenta più, vuole andare ancora più lontano, alla ricerca di una bambina senza volto in una terra accecata dal sole. Parte da solo, cavaliere solitario che non divide nulla con nessuno, dicendo a tutti che quella sarebbe stata l’ultima volta ben sapendo che non ci sarà mai fine alla sua ricerca. In una Freetown spietata e misteriosa, nel cuore del West Africa, dove l’eccezionale è normale, il dottor Leo, arrivato dall’Italia sei anni prima con l’intento di rendere il mondo migliore, va alla ricerca di una bambina sparita dal suo ospedale. Chi ha rapito Amie? E perché? In un vortice di avvenimenti e incontri scoprirà il lato più duro, segreto e doloroso dell’Africa, che non dà scampo e coinvolge tutti, tra rituali e prostituzione, denaro e traffico d’organi, povertà e corruzione. Con lui Mabinty, la venere nera che con il suo corpo, la sua anima e antichi culti africani gli fa comprendere che c’è ancora vita, c’è ancora amore nonostante tutto. In un crescendo di eventi incontrollabili, mentre «… in Africa le cose prima accadono e poi si dà loro un significato…», Leo avrà il suo rito di passaggio che lo riporterà sulla strada della sua vita.